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Riprendiamo un articolo da Montagna Tv:
“Dal 1 gennaio 2010 l’ossigeno supplementare durante le scalate in alta quota non sarà più considerato doping dalla World Antidoping Agency. La clamorosa decisione è stata presa a settembre, nel corso di una riunione del comitato europeo che si occupa ogni anno di aggiornare la lista delle sostanze proibite del Codice Mondiale Antidoping. E il dibattito alpinistico, da sempre dilaniato tra etica, pratica, sicurezza, soccorsi e lealtà sportiva, si raccende più di prima.
L’ossigeno rientrava in questa lista dal 1 gennaio 2007...
Continua... Continua la collaborazione con il dottor Kelios Bonetti, che ci ha mandato un articolo su un problema piuttosto sentito nelle nostre zone: le zecche e le infezioni a loro correlate.
Le zecche sono uno dei principali problemi per coloro che frequentano la montagna. Fortunatamente non tutte le zone sono infestate da questo pericoloso aracnide. I gruppi dove il rischio è notevole sono quelli che rientrano grosso modo nei confini del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi (Monti del Sole-Feruch, sottogruppo del Pizzocco, gruppo della Schiara) e quelli della “sinistra Piave”. Le gravi malattie che qui possono essere trasmesse dalle zecche sono due: il Morbo di Lyme e la TBE.
La prima porta a disturbi del sistema nervoso centrale, alle articolazioni ed al cuore ma, se presa in tempo, è gua...
Continua la preziosa collaborazione con il Dottor Kelios Bonetti, esperto di patologia arrampicatoria, in questo articolo si parlerà di streching… questo sconosciuto!
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Si è molto discusso sull’utilità dello stretching nell’arrampicata, ma non sono ai stati effettuati degli studi scientifici in questo particolare ambito. I pareri sono discordanti come in molti altri sport. Ciò deriva dalla mancanza di studi specifici per ogni sport e dal fatto che non si considera lo stretching nella sua complessità ma solo parzialmente. Infatti c’è un’azione sulla flessibilità muscolo-articolare, ovvero un aumento dell’arco di movimento articolare (ROM), grazie ad un aumento della estensibilità muscolotendinea...
Continua... Ho finito la pelle!!” Quante volte ci siamo trovati a dire questa frase? In verità abbiamo consumato parte dell’epidermide.
Ma cos’è l’epidermide?
L’epidermide, anche quella dei polpastrelli, è un tessuto epiteliale (formato in gran parte da cellule) in continua rigenerazione.
L’epidermide è formata da sei strati, solo sulla superficie palmare di piedi e mani è presente anche lo strato calloso.
Ma cos’è l’epidermide?
L’epidermide, anche quella dei polpastrelli, è un tessuto epiteliale (formato in gran parte da cellule) in continua rigenerazione.
L’epidermide è formata da sei strati, solo sulla superficie palmare di piedi e mani è presente anche lo strato calloso.
Lo strato più profondo dell’epidermide a contatto con la membrana basale è formato da cellule in continua divisione (una cellula si moltiplica dividendosi in 2 cellule).
A causa di questa continua moltiplicazione le cellule vengono man mano spinte verso la superficie, mentre maturano, disidratandosi e trasformandosi in cellule dure e cheratinizzate...
Da qualche tempo si parla dell’edera velenosa. Nelle falesie nostrane circolano solo delle voci, molto simili alle leggende metropolitane, mentre in America i climber la riconoscono a vista come noi riconosciamo le ortiche (50 milioni di casi ogni anno negli USA).
Dato il numero crescente di episodi e la lista degli avvistamenti che continua ad allungarsi, mi sono deciso a scrivere questo articolo anche se non si tratta di una patologia arrampicatoria in senso stretto. In particolare mi ha colpito l’episodio di una comitiva di giovani climber finita al pronto soccorso dopo essere stati alla “Grotta dell’edera” a Finale. In verità alcune testimonianze e alcune foto sembrano mostrare anche la presenza del poison oak, un arbusto con effetti simili.
Dato il numero crescente di episodi e la lista degli avvistamenti che continua ad allungarsi, mi sono deciso a scrivere questo articolo anche se non si tratta di una patologia arrampicatoria in senso stretto. In particolare mi ha colpito l’episodio di una comitiva di giovani climber finita al pronto soccorso dopo essere stati alla “Grotta dell’edera” a Finale. In verità alcune testimonianze e alcune foto sembrano mostrare anche la presenza del poison oak, un arbusto con effetti simili.
Il contatto con questa pianta po...
Con questa presentazione iniziamo una collaborazione nel nostro blog con il Dottor Kelios Bonetti
Da qualche anno si interessa attivamente di patologia arrampicatoria. Grazie alla sua formazione di stampo ortopedico e all’esperienza maturata nei reparti di fisiatria e di chirurgia della mano ha approfondito la biomeccanica e la fisiopatologia del gesto atletico arrapicatorio, identificando molte patologie riscontrabili solo negli arrampicatori, praticamente sconosciute negli altri sport e nei comuni lavori. Grazie all’esperienza maturata sul campo nelle palestre di arrampicate, nelle falesie, sul nostro e su altri forum ha identificato per questo tipo di patologia tanto particolare...
Continua...