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Continua il racconto delle nostre conpagne Orsacchiotte e stavolta a prendere i toni del Rosa è toccato al gran Paradiso
Viene il giorno dei saluti: il primo gruppo di Orsi rientra a Codroipo e il secondo continua le vacanze di ghiaccio! Ci concediamo una visita turistica a Chamonix e a Courmayeur per recuperar le energie perse!
E, visto che c’eravamo, non potevamo farci mancare un calorico pasto francese: la raclette!
…solo mezza giornata di relax…
Il pomeriggio siamo già sul sentiero che, in tarda serata, ci porta ai 2732 metri del rifugio Vittorio Emanuele, base per la salita al Gran Paradiso!
Il giorno seguente sveglia all’alba…o quasi…
Dopo aver risalito le faticose morene, alle prime rampe di ghiaccio, ci leghiamo in due cordate Ida con Fabrizio e Mara con Roberto.
Dur...
Prima ci ha fermato la neve, negandoci la gioia di tornare, dopo diversi anni, in Piccole Dolomiti, poi il meteo incerto ci ha fatto desistere da una puntata ad Arco. Poi ci si è messa di mezzo l’influenza (suina?) a decimare le forze, fatto sta che in sette eravamo presenti all’appello!
Visto il tempo dall’evoluzione incerta siamo andati sul sicuro e siamo andati a Passo Monte Croce Carnico.
La meta erano le belle placche di Bella Venezia, sui contrafforti orientali del Cellon. L’esultanza del mattino per il bel cielo azzurro e per il clima mite era destinata a “mitigarsi” durante la giornata.
Infatti, già alla partenza il gelo pian piano ci faceva sentire il suo poco desiderato abbraccio, e al momento della partenza dell’ultima cordata le mani avevano il loro bel da fare a stringere i...
Continua... Anche in giornate un pò grigie non ci si ferma. L’importante è essere disposti a muoversi dentro, ad andare a cercare il vento sul viso, a cercare un nuovo orizzonte: e se l’orizzonte è grigio? Si fa lavorare l’immaginazione.
La vista dai Piani magari scoraggia. Andare a prendere freddo e umido? Va bene anche quello! Basta andare e sentirsi vivi!
Salire nel gruppo del Montasio riserva sempre incontri ravvicinati con gli stambecchi, e incontrarsi, d’improvviso, tra le nebbie, è un piacere ancor più grande, ti fa sentire in armonia con il creato.
La cima ormai è vicina e, per nostra audace fortuna, il panorama si concede ai nostri occhi.
Una foto in cima è un simpatico rituale, che ci farà ricordare anche le giornate uggiose, che per molti van vissute in fretta e scordate...
Continua... Questo post racconta le emozioni in “rosa” del Gruppo in giro per le Alpi.
Grazie alle Orsette per averci raccontato le loro avventure ed emozioni!
Come ogni estate il Gruppo ha organizzato il “campeggio estivo”. Lo scriviamo tra virgolette perché non si è trattato di un vero e proprio campeggio: si sapeva che si sarebbe partiti ma il giorno e il luogo erano ancora un’incognita: ci siamo riuniti una settimana prima della partenza e abbiamo deciso il tutto.
Così, in sette intraprendenti, con la maggioranza rappresentata dal “gentil sesso” infatti noi donne eravamo ben 4, ci siamo trovati in Piazza Giardini, per la partenza alle sei di una mattina di metà agosto alla volta della lontana Val d’Aosta con meta la funivia del Monte Bianco che collega la Palud, nei pressi di Courmayeur a...
Continua... Continua anche con i colori dell’autunno l’attività alpinistica sui monti del Friuli. Ecco alcune delle ultime salite:
Via Wiegele e Via dei triestini – creta cacciatori – gruppo Chiadenis Avanza Via Lomasti-Mazzilis e Fessura Lomasti – Creta di Pricotic – gruppo del Cavallo Via Mona senza martel e Via lo Scroccone – Torre Carla Maria Via Bella venexia – Cellon Via delle placche – Costone Stella Via della Rampa – Panettone del Pal Piccolo Via Ive-Piemontese – Vallon di Rio bianco Cima Piccola della Scala Via del Diedro – Panettone del Pal Piccolo Via della Carie – Dente del Pescecane – gruppo Chiadenis Avanza Torre Quarta Bassa in Falzarego
Lo scorso fine settimana in quel di Arco, Fabrizio Ciani e Roberto Misson hanno superato l’ultimo modulo del corso istruttori e hanno conseguito il titolo di Istruttore di Alpinismo IA.
Complimenti da tutto il Gruppo!
Continua... Finiti i corsi continua l’attività in falesia ed in montagna.
Saliti lo Spigolo Jori in Fiame, la Messner al Sasso delle Nove, lo Spigolo Abram nel gruppo del Sella, la Mazzillis-Moro in Chjanevate, varie puntate nel gruppo del peralba.
Continua... Domenica il tempo non era dei migliori, per non dire pessimo. E mentre c’era chi si rifugiava a Treviso sul sintetico ed al coperto altri si davan da fare con tassellatore e picche!
In un luogo imprecisato della Carnia (al momento è top secret) Roberto Misson e l’amico Gianni Dorigo si davano da fare per realizzare la chiodatura di un nuovo sito destinato al misto.
Spittando dal basso (c’erano dubbi visti i due personaggi all’opera??) nasceva il primo tiro: “Venti metri di terrore”!
La gradazione non è ancora stata data.
Aspettiamo che i due rendano pubblico il luogo per dare il via all’ingaggio!
Aspettiamo che i due rendano pubblico il luogo per dare il via all’ingaggio!
foto archivio Gianni Dorigo
Continua...Continua l’attività del gruppo anche nell’esplorazione dell’effimero gioco del ghiaccio verticale. Avuta notizia della buona condizione del ghiaccio in Val Saisera, nel settore dietro al cimitero militare, Luca e Roberto si danno da fare sulle colate.
Partenza sui facili tiri del settore alto per poi dedicarsi alle linee di misto moderno più dure: M6, M5 e per finire uno spettacolare M8 che nega l’ultimo passaggio per il sottile ghiaccio dell’uscita: troppo poco per piantare le becche, troppo per usare le asperità della roccia.
Bella Giornata dal punto di vista metereologico e anche poco affollata di iceclimbers. La giornata è stata piena: dalle 9 di mattina fino al tardo pomeriggio si sono ripetute le salite.
Non è bello così?
Alla fine birretta alla Saisera Hutte in ...
Sylvain e Roberto sono andati alla scoperta di nuovi orrizonti verticali.
Ecco il racconto di quei giorni e le impressioni di Sylvain.
“Avevamo sentito spesso parlare di questo posto e alla fine la nostra curiosità e la nostra voglia di vedere e conoscere posti nuovi ci ha portati a Cornalba; piccolo paesino della Val Seriana, ha visto passare numerosi climbers famosi per venire a cimentarsi sulla sua roccia, dal “Mago” Manolo, a Simone Moro, Cristian Brenna e molti altri ancora.
Arriviamo in paese giovedì sera, e, anche al buio della sera, è difficile non far caso alla parete che lo sovrasta.
Venerdì il sole ci riscalda già dal mattino, e abbiamo l’occasione di fare amicizia con delle guide locali (tra l’altro uno di loro conosce bene il Friuli, poichè ha fatto il corso con ...