Nella giornata dedicata alla Montagna l’UIAA presenta la Declaration on Mountain Ethics, sotto il titolo che declama:
“Estendi i tuoi limiti, innalza il tuo spirito e punta alla cima”.
L’assunzione di responsabilità, il lavoro di squadra, la gestione delle emergenze. Il rispetto della montagna e delle popolazioni locali, con le loro credenze e il loro ambiente. Uno stile di salita improntato alla sincerità, alla chiarezza e alla rimozione dei segni del loro passaggio. Per finire con i più moderni temi dei rapporti con gli sponsor e delle spedizioni commerciali.
Il codice, come d’altro canto è l’alpinismo, non è un insieme sterile e “congelato” di regole, ma una serie di principi in evoluzione costante come la nostra passione.
Articolo 1 – Responsabilità personale
Gli alpinisti e gli arrampicatori praticano il loro sport in ambienti nei quali vi è il rischio di incidenti e dove un soccorso può non essere disponibile. Con questo principio in mente, si impegnano in questa attività a loro rischio e sono responsabili della loro sicurezza. Le azioni dei singoli non devono mettere in pericolo altre persone né danneggiare l’ambiente. Ad esempio installare attrezzature fisse su vie nuove o esistenti non può essere considerato come accettabile a priori.
Articolo 2 – Spirito di gruppo.
I componenti di un gruppo devono essere preparati ad accettare compromessi fra i bisogni e le capacità di tutto il gruppo. La scalata avrà certamente maggior successo quando i componenti si aiutano e incoraggiano a vicenda.
Articolo 3 – Comunità alpinistica
Ogni persona che incontriamo in montagna o in parete merita la stessa misura di rispetto. Anche in luoghi isolati o in situazioni di stress dobbiamo sempre trattare gli altri come vorremmo essere trattati noi stessi.
Articolo 4 – Viaggi in paesi stranieri
Quando siamo ospiti in paesi stranieri, dobbiamo sempre comportarci con rispetto e cortesia. Dobbiamo mostrare considerazione per la popolazione locale e la sua cultura: sono i nostri ospiti. Dobbiamo rispettare lo stile e l’etica di arrampicata del posto e non fissare attrezzature o ancoraggi dove questo è contrario all’etica tradizionale del luogo o dove non esistono regole. Dobbiamo rispettare le montagne sacre e gli altri luoghi santi e cercare di aiutare e sostenere l’economia e la gente del luogo. La comprensione della cultura locale fa parte di una completa esperienza alpinistica.
Articolo 5 – Responsabilità delle guide e degli accompagnatori
Le guide alpine professionali, gli accompagnatori e i componenti dei gruppi devono comprendere i ruoli reciproci e rispettare i diritti di altri gruppi o individui. Questo non vuol dire che non riconosciamo gli alti livelli di professionalità raggiunti dalle guide alpine e dalle loro organizzazioni.
Articolo 6 – Emergenze, incidenti e morte
Dobbiamo essere preparati ad affrontare emergenze e situazioni che portano a incidenti seri o alla morte. Tutti i partecipanti alle attività di montagna devono chiaramente comprendere i rischi e i pericoli e il bisogno di avere adeguate capacità, conoscenze ed equipaggiamento. Devono essere pronti ad aiutare gli altri in caso di emergenza o incidente ed anche essere pronti ad affrontare le conseguenze di una tragedia. Si raccomanda che in particolare gli operatori commerciali avvisino i loro clienti che i loro obiettivi possono essere sacrificati per assistere altri in difficoltà.
Articolo 7 – Accesso e protezione
Crediamo che la libertà di accedere a montagne e pareti in modo responsabile sia un diritto fondamentale. Dobbiamo praticare sempre le nostre attività in modo sensibile all’ambiente ed essere proattivi nel conservare la natura e il paesaggio. Dobbiamo rispettare sempre le limitazioni di accesso concordate fra alpinisti, autorità locali e organizzazioni per la protezione dell’ambiente.
Articolo 8 – Stile
La qualità dell’esperienza vissuta e il modo in cui risolviamo i problemi della salita contano più del successo. Dobbiamo sempre sforzarci di non lasciare tracce sulla parete della montagna.
Articolo 9 – Prime ascensioni
La prima salita di una via o di una montagna è un atto creativo. Deve essere portata a termine in uno stile almeno coerente con lo stile e le tradizioni della regione. Il modo con cui è stata eseguita deve essere descritto in con esattezza.
Articolo 10 – Sponsors, pubblicità e pubbliche relazioni
La cooperazione fra sponsors e alpinisti o arrampicatori deve essere una relazione professionale che serve il miglior interesse degli sport di montagna. La comunità degli sport di montagna ha la responsabilità di educare e informare i media e il pubblico in modo proattivo.
Articolo 11 – Uso di ossigeno supplementare nell’alpinismo
L’uso di ossigeno supplementare nell’alpinismo di alta quota è stato in discussione per tanti anni. In questo dibattito vari argomenti possono essere distinti, in particolare l’aspetto medico e le considerazioni etiche. L’aspetto medico deve preoccupare tutti gli alpinisti. Le considerazioni etiche debbono essere lasciate al singolo alpinista, assicurando comunque che, in caso di uso, adeguate iniziative siano prese per rimuovere tutte le bombole dalla montagna.
Articolo 12 – Spedizioni commerciali in alta quota.
E’ auspicabile che gli operatori commerciali, specialmente quelli senza qualifica adeguata, che accedono agli 8000 o ad altre montagne con scarsa possibilità di soccorso, valutino i limiti dei clienti che si affidano a loro. Ogni sforzo deve essere fatto per assicurare la sicurezza di questi clienti, informandoli anche che I loro progetti possono essere modificati per aiutare altri in difficoltà sulla montagna.
UIAA
Official International Mountaineering and Climbing Federation
partner of International Olympic Committee